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un frutto multitasking: versatile in cucina e ottimo per la salute!
A Cornedo Vicentino si riscopre un frutto antico, la corniola, così importante in passato per la comunità da dare il nome al paese. È un frutto rosso simile alla ciliegia un pò allungata che proviene dai cornioli, alberi alti fino a 5 metri. In cucina può essere utilizzata sia dolce che salata, conservata in salamoia, sotto alcool o trasformata in confettura.
A Cornedo Vicentino, situato nella Vallata dell’Agno, risiede la più antica testimonianza legata agli alberi di Corniola. Nel 1270, il termine “Comunem Cornedi” divenne l’unità indivisibile “Cornedo”, rappresentando non solo un toponimo, ma l’identità stessa del Comune. Dal 1927, per evitare confusioni con Cornedo all’Isarco (Bolzano), entrambi derivanti da “Cornetum”, ovvero “bosco di Cornioli”, il Comune assunse il nome di Cornedo Vicentino. L’anno successivo, il Prof. Vittorio Trettenero fu incaricato dal comune di creare uno stemma. Precedentemente, un emblema non ufficiale mostrava due corna intrecciate, motivo di disagio per gli abitanti. Già nel 1741, Antonio Bergamino aveva redatto il primo studio toponomastico della Valle dell’Agno per risolvere questa problematica. Il 30 giugno 1928, Trettenero suggerì uno scudo azzurro con alberi di corniolo e bacche rosse, sovrastato dalle parole di Varrone “Ab silvis corneis”.
Tutte le caratteristiche
Il Corniolo da frutto è un albero coltivato nei giardini anche a scopo ornamentale. È presente in quasi tutti boschi soprattutto in quelli dell’Appennino. I rami, durante il periodo della fioritura, si ricoprono di infiorescenze ombrellifere di colore giallo o bianco riunite in tanti mazzetti. Dopo la fioritura compaiono le foglie verdi, ovali e con apice appuntito. Le foglie di questa pianta si caratterizzano per la loro forma ovata con margine acuminato, evidenziando nervature più scure e vellutate sia sulla pagina superiore che su quella inferiore. Disposte in modo opposto lungo il ramo, sfoggiano un tono verde-grigio più intenso sulla pagina inferiore, raggiungendo una lunghezza massima di 10 cm.
È nel periodo autunnale che la pianta mostra le sue potenzialità, le foglie assumono una colorazione rosso porpora molto attrattiva. La bellezza della pianta si ripresenta a cavallo tra l’inverno e la primavera con la produzione di fiori di gialli che compaiono sulle ramificazioni prima delle foglie. I fiori sono ermafroditi, piccoli e raccolti in ombrelle che hanno una larghezza di circa 2 cm. Terminata la fioritura si formano i frutti, corniole (drupe di colore rosso acceso di circa 2-2,5 cm) che possono poi essere raccolti nel periodo estivo. Esistono diverse varietà di corniolo che si distinguono dai colori dei frutti: rossi, bianco-gialli o di colore giallo intenso.
La pianta di corniolo si adatta bene ai terreni argillosi e pesanti purché ben drenati, l’umidità del terreno deve essere piuttosto bassa anche se una buona disponibilità idrica durante la fase di fruttificazione aumenta la qualità del raccolto. In natura la pianta cresce in terreni sassosi e sabbiosi ricchi di scheletro e relativamente poco fertili.
Per quanto riguarda il clima: la pianta è rustica e resiste bene alle basse temperature. Le diverse cultivar si differenziano oltre che dalla colorazione del fogliame anche dalle dimensioni finali raggiunte dalla pianta. Le cultivar più compatte possono essere coltivate a 3 m di distanza tra le file e le piante, mentre per quelle più vigorose è necessario aumentarle a 5 m. La messa a dimora si effettua prima dell’inizio dei freddi intensi nel periodo autunnale. Per la propagazione del Corniolo è possibile utilizzare le tecniche di innesto a gemma dormiente e l’innesto a spacco. La pianta di corniolo ha bisogno di pochi accorgimenti, se si rispettano le sue esigenze in fatto di esposizione, umidità del terreno, tessitura non bisogna preoccuparsi troppo, saranno necessario solo delle irrigazioni di soccorso nei periodi di caldo intenso e delle concimazioni periodiche. L’irrigazione del corniolo viene effettuata nei periodi di caldo maggiore e all’inizio della formazione dei frutti fino al momento della raccolta.
Il corniolo è specie propria dell’Europa centro-orientale sino al Caucaso e all’Asia minore; in Italia si trova in tutta la penisola ma è più frequente nelle regioni settentrionali.
È una specie che predilige i terreni calcarei, e vive in piccoli gruppi nelle radure dei boschi di latifoglie, tra gli arbusti e nelle siepi del piano sino a 1300 (1530) m; spesso è coltivata anche come specie ornamentale e per i suoi frutti commestibili. Ama terreni umidi e ombreggiati calcarei, per cui è facile trovarlo nei boschi d’alta collina o di montagna.
Censimento degli alberi
In questo periodo, come ogni anno, viene realizzato un censimento delle piante di Corniola su tutto il territorio di Cornedo.
Quest’anno sono stati quantificati circa 2000 arbusti.
L’immagine raffigura la zona con la più elevata concentrazione di arbusti: sono interessate Via Battilana, Via Aspromonte, Via Montagna.
La corniola è stata al centro dell’economia contadina per anni e parliamo di periodi in cui la corniola non solo si mangiava, ma veniva sfruttata anche per altri scopi. Le leggende narrano che i Greci ne abbiano utilizzato il legno dell’albero, molto solido, per costruire il cavallo di Troia, oltre ai vari utensili di uso quotidiano e attrezzi agricoli.
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